PARLA BUDD HOPKINS: LINDA FU RAPITA

La storia di Linda è molto complicata. Si rivolse a me dopo aver letto "Intruders", a causa di una misteriosa cicatrice che aveva sul naso, e cercammo di scavare attraverso il suo passato, sino all’adolescenza e all’infanzia. Casi come il suo sono numerosi, nella media si verifica una possibile UFO abduction nella città di New York City una volta la settimana. Per un lungo periodo si è pensato che questi episodi non fossero visibili, restassero coperti cioè da un velo di invisibilità. Ci sono casi di rapimento a Roma, Londra, in cui mancando testimoni collaterali si pensa "non può essere, in quanto nessuno ha visto niente". Invece succede, cioè qualcuno alza lo sguardo in alto e vede un UFO che sta risucchiando una persona verso di sé, e la persona fluttua nell’aria. L’abduction si verifica e ce ne sono le prove. Nel caso di Linda Cortile ho ampliamente verificato la versione dei due agenti governativi, che 15 o 16 mesi dopo descrissero il fatto. Erano alla guida di un’auto dalle Nazioni Unite a Governor’s Island, per prendere un elicottero, con importanti personalità politiche a bordo. Erano le 3.15 del mattino ed i motori delle macchine si spensero improvvisamente - era un gruppo di 4-5 auto dell’ONU - e mentre si stavano ancora chiedendo cosa stesse succedendo, ad un tratto una luce appare nel cielo, proprio sopra il tetto di un grande palazzo, quello di Linda. L’UFO è completamente illuminato, come per attrarre l’attenzione e, davanti agli occhi inorriditi delle persone uscite dalle auto, queste figure volano fuori dalla finestra, da dodici piani di altezza, tutte rannicchiate in una posizione fetale, volano prima in linea retta e poi in verticale, verso l’oggetto che poi compie un’accelerazione vertiginosa e passa sopra le automobili ferme dei diplomatici e tutti lo vedono dirigersi verso l’East River, dentro l’acqua. Deve esserci stato un effetto elettromagnetico che aveva colpito sia le auto dell’ONU sia, evidentemente, altre auto di cittadini che stavano guidando alle 3.15 del mattino. Abbiamo raccolto altre testimonianze di due persone in altri posti, le cui auto hanno riportato gli stessi effetti. Uno dei testimoni, una donna che si trovava sul Brooklyn Bridge, vide che la luce proveniente dalla finestra emetteva altri piccoli globi luminosi disposti come in fila e disse che era così reale che pensò si trattasse di un effetto speciale di un film che qualcuno stava girando. Il punto essenziale di questa storia è che probabilmente gli occupanti dell’UFO deliberatamente inscenarono tutto questo perché venisse visto. Infatti una delle personalità politiche nell’auto era estremamente importante dal punto di vista dei rapporti internazionali. Come se tutto fosse stato pianificato dagli alieni: le auto si fermarono proprio nel momento in cui presero Linda, e lei in pratica funzionò da comparsa, ma in un ruolo importante. E venni a sapere anche che in questa abduction furono coinvolti sia i due agenti governativi sia questo importante uomo politico: furono tutti e tre presi, quella notte, e trasportati in una zona balneare, dove Linda fu fatta apparire come collegata con loro, in maniera da dimostrare che loro erano preoccupati per l’ecologia terrestre. E’ una situazione che ho definito come "alien cooption", in cui Linda comunicò a quei personaggi guardate che cosa avete fatto a questo pianeta, cosa state facendo come esseri umani. Ora, considerando che Linda non ha alcun interesse ecologico, mangia carne, possiede una pelliccia, è chiaro che quello che disse non coincideva con i suoi interessi, eppure è stata utilizzata per fare il punto delle loro intenzioni di salvezza di questo pianeta. E’ una storia incredibilmente complessa, che va avanti da molto tempo, attraverso le reazioni delle varie figure coinvolte, all’incirca venti persone, testimoni diversi da diverse zone. Quello che rende il caso straordinariamente importante è che prima di tutto, come evidenza, non c’è alcuna possibilità di spiegazione psicologica, a causa del numero dei testimoni: o è successo tutto esattamente come le persone hanno ricordato, oppure è stato un falso orchestrato da queste venti persone insieme, per qualche ragione, che hanno pianificato e memorizzato lunghi dialoghi, investito un’enorme quantità di denaro. Ora, sulla base delle investigazioni e delle relazioni psicologiche condotte su di loro non ho alcun dubbio che un falso è impossibile. Fatte salve queste condizioni, non resta che la realtà dell’abduction.

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